Tempo di lettura stimato:
4h 40m
Genere: -, Reportage
Editore: Edizione Clandestine
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 140 Pagine
Isbn 10: 8865966920
Isbn 13: 9788865966921
Trama
Nel 1887, la reporter Nellie Bly, fingendosi una rifugiata afflitta da paranoia, si fece rinchiudere nel manicomio dell’isola Blackwell, allo scopo di scoprire le condizioni di vita delle donne ricoverate.
“Battevo i denti e tremavo, il corpo livido per il freddo che attanagliava le mie membra. All’improvviso, tre secchi di acqua gelida mi furono versati sulla testa, tanto che ne ebbi gli occhi, la bocca e le narici invase. Quando, scossa da tremiti incontrollabili, pensavo che sarei affogata, mi trascinarono fuori dalla vasca. Fu in quel momento che mi sentii realmente prossima alla follia”.
Nel suo reportage, Nellie Bly racconta i soprusi e le violenze che le pazienti subivano per opera di crudeli infermiere e medici poco capaci.
“Prendi una donna perfettamente sana, rinchiudila in una stanza gelida e costringila a sedere dalle 6 del mattino alle 8 di sera, impedendole di muoversi e di parlare, alimentala con pessimo cibo, senza mai darle notizie di ciò che accade nel resto del mondo e vedrai come, ben presto, la condurrai alla follia. Due mesi sono sufficienti a provocarle un vero e proprio esaurimento fisico e mentale”.
Grazie al suo reportage, una commissione stanziò 1.000.000 di dollari per apportare una riforma degli istituti di igiene mentale.
Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran (1864 – 1922) fu la prima giornalista investigativa
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Le recensioni degli AccioBookers
Ireland🌸
Interessante e dettagliato reportage d’epoca di una giornalista che,sotto falso nome,riesce a farsi internare nel manicomio femminile dell’isola Blackwell,situata nell’East River di New York.Purtroppo il libro è brevissimo e l’indagine vera e propria non inizia subito.Rimane naturalmente un valido testo di denuncia sociale:l’autrice racconta in maniera precisa le crudeltà e i soprusi delle infermiere,le visite da parte di medici incompetenti,la fame e il freddo patiti dalle pazienti dell’istituto.Nellie Bly ha tutta la mia ammirazione per il coraggio e la determinazione dimostrati nell’affrontare questo incarico.