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Cronaca di una morte annunciata (6)

Gabriel García Márquez

Genere: Letteratura, Commedia, Classici moderni

Editore: Mondadori

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 126 Pagine

Trama

Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, «villaggio bruciato dal sale dei Caraibi», lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Ángela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa nulla per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci. Basato su un fatto reale, "Cronaca di una morte annunciata" rappresenta uno dei vertici della narrativa di García Márquez: un romanzo che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita.

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Le recensioni degli AccioBookers

Stefi

Recensito il 05/07/2023

Quest'opera di Márquez mi è piaciuta tantissimo perché la scrittura ha il giusto equilibrio tra taglio giornalistico e narrativo. Lo scrittore, non a caso premio Nobel, ha saputo rendere un romanzo breve davvero ipnotico, pur svelando già all'inizio un assassinio brutale, chi lo commette e perché. Mi sono ritrovata a leggere voracemente ciò che più conta in questa storia, ossia le modalità del delitto e le terribili fatalità e circostanze che lo hanno reso possibile. Divoravo le pagine per assorbire l'assurdità dell'esistenza, l'importanza delle responsabilità delle nostre scelte, le perniciose contraddizioni dei valori religiosi e delle regole tradizionali di maschilismo e onore che rendono questo caso così emblematico. L'intero libro è condito con uno stile così vivido che mi è sembrato che fosse la cronaca di un avvenimento realmente accaduto e malgrado sapessi già la fine, ho stranamente sperato che magari Santiago si potesse salvare. Ero quasi vittima di un incantesimo, tutto merito della magia della penna di Márquez.

 

Da notare le tinte forti e vivaci della scrittura:

 

"Allora entrambi continuarono ad accoltellarlo contro la porta, con colpi alterni e facili, galleggiando nel ristagno abbagliante che scoprirono dietro la soglia della paura."

G. G. Marquéz