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Come funzionano i romanzi. Breve storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori (2)

James Wood

Genere: Scrittura, Letteratura

Editore:

Anno: 2010

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 177 Pagine

Isbn 10: 8804596864

Isbn 13: 9788804596868

Trama

Uno dei primi a indagare i meccanismi del processo creativo fu, nel 1857, il critico d'arte John Ruskin con un saggio dal titolo Gli elementi del disegno, una sorta di vademecum che voleva essere d'aiuto al pittore, al comune amatore d'arte, all'osservatore curioso. Dopo aver invitato il lettore a guardare la natura, per esempio una semplice foglia, e a riprodurla in un disegno a matita, Ruskin esamina un'opera del Tintoretto, e di qui si addentra pazientemente nei segreti della creazione artistica.
Non esistono saggi analoghi sulla narrativa. Importanti scrittori e critici letterari si sono cimentati nell'analisi del romanzo, ma non hanno davvero esplorato l'istinto creativo, limitandosi nella maggior parte dei casi alla forma e allo stile o rivolgendosi a un pubblico di soli specialisti.
James Wood, uno dei maggiori critici letterari americani, si pone questo arduo obiettivo e tenta un approccio diverso, meno teorico. Forse più di ogni altra forma letteraria, la finzione narrativa vive in osmosi con il reale: nei romanzi e nei racconti, letteratura e vita creano un circolo virtuoso, arricchendosi vicendevolmente. Sul piano dell'esperienza individuale, chi legge, o scrive, affina il proprio sguardo sulla realtà, e vivendo impara a penetrare con maggior acume la pagina scritta, in una continua evoluzione. In tale prospettiva, analizzare gli elementi costitutivi della narrazione - l'intreccio, i personaggi, il dialogo, lo stile - e approfondire le tecniche dell'artificio può rivelarsi un prezioso strumento di conoscenza.
L'autore si interroga su alcune questioni cruciali: perché un romanzo o un racconto ci catturano? Esiste davvero il narratore onnisciente? Come si costruisce un personaggio e come lo si fa muovere e parlare? Quando i dettagli comunicano l'essenziale e rivelano la genialità di uno scrittore? Che cosa significa immedesimarsi? Perché alcune convenzioni letterarie diventano datate, mentre altre conservano la loro freschezza?
Cercando di fornire risposte da scrittore a quesiti certo non nuovi, Wood spazia dai poemi omerici alla letteratura infantile, dalla Bibbia a John Le Carré, da Gustave Flaubert a Henry James e a Cormac McCarthy, da Anton Cechov a Italo Svevo, da Jane Austen a Virginia Woolf, tracciando nel contempo una storia alternativa del romanzo. La macchina della narrazione viene smontata pezzo per pezzo, ma ogni aspetto rimanda sempre a un insieme complesso e "precipita" di volta in volta negli altri. Perché la casa della narrativa ha infinite stanze comunicanti, oltre ad avere infinite finestre, tutte aperte verso il mondo.

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