Tempo di lettura stimato:
6h 14m
Nessun utente scambia o vende questo libro
Genere: Cechov, Anton,
Editore: Quodlibet
Anno: 2022
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 187 Pagine
Isbn 13: 9788822908605
Trama
I racconti che Anton Pavlovič Čechov scrive fra il 1880 e la morte, nel 1904, arrivano in Italia con grande rapidità, e contribuiscono a cambiare il paesaggio letterario. Li traducono intellettuali russi (e soprattutto russe) emigrati in Italia: Nina Romonavskaja, Olga Resnevič-Signorelli, Olga Malavasi. E li traduce una strana coppia: il vociano Ardengo Soffici e il pittore russo Sergej Jastrebcov. Un contributo decisivo viene da Enrichetta Capecelatro Carafa duchessa d’Andria, una narratrice napoletana amica di Croce, che nel 1936 pubblica un’edizione autorevole delle novelle čechoviane. La storia di questi traduttori e di queste traduttrici si mescola al lavoro di russisti militanti come Leone Ginzburg e di fondatori della slavistica italiana come Ettore Lo Gatto, e incrocia lo sguardo di critici autorevoli come Giuseppe Antonio Borgese e Pietro Pancrazi. Questo libro è dedicato all’intreccio fertile di vite e di attività traduttive, critiche, editoriali, facendo centro soprattutto sul lavoro originale della duchessa d’Andria. Come sono le sue traduzioni? E qual è il canone di testi proposto? Allo studio, anche contrastivo, delle traduzioni si affianca una ricognizione critica dei racconti selezionati, nella convinzione che studiare una traduzione e l’accoglienza di un autore in un altro contesto linguistico e culturale comporti un movimento critico su più livelli.
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare