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Brevi interviste con uomini schifosi (1)

David Foster Wallace

Genere: Racconti, Distopia, Humor

Editore: Einaudi

Anno: 2007

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 288 Pagine

Isbn 13: 9788806185374

Trama

Con questa raccolta, uscita la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, Wallace fa ancora un passo avanti estremizzando ulteriormente la sua cifra stilistica. Qui le tecniche d'avanguardia sono messe al servizio di una visione crudele almeno quanto assurda è la realtà che mostrano. La scelta della formula "intervista" non potrebbe essere piú sarcastica. Come una creatura posseduta Wallace sente le voci e, da autentico sciamano, per esorcizzarle le risputa, ciascuna con il suo timbro inconfondibile, sulla pagina. Sono le voci di un'America allucinata, che per non crepare si vomita addosso tutto il veleno possibile. Questi uomini "schifosi" sono iene che - vittime o carnefici divorano il proprio fianco lacerato. Percorriamo così una galleria di tipi intimamente odiosi, laidi. Dal focomelico che si serve del proprio moncherino come arma di ricatto per portarsi a letto le donne; al depresso che riesce a far suicidare l'analista; fino al ragazzo che sta per tuffarsi in piscina, immobile in fondo al trampolino, un fermo immagine dell'irrealtà o dell'iperrealtà che ci costringe in una morsa. Tutto il non-tempo che intercorre tra il "tuffatore" del mosaico etrusco e "A Bigger Splash" di David Hockey riassunto nel brivido agghiacciato di un adolescente americano. Questa edizione include un saggio di Zadie Smith. (Introduzione di Fernanda Pivano).

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Le recensioni degli AccioBookers

Agne_s90_un_libro_mille_vite

Di Wallace avevo già letto “una cosa divertente che non farò mai più” ed era stata un’impresa piuttosto ostica a causa del suo stile pieno di note lunghissime che spezzano la narrazione principale e appesantiscono la lettura (almeno per me!). Ho voluto riprovare con queste brevi interviste dal titolo e trama accattivanti. Ci ho messo due mesi e mezzo per finirlo! ???? questo perché per me Wallace è proprio ostico e alcuni suoi brani li trovo incomprensibili (es: “datum centurion” e “Tri-Stan: per i soldi ho dato Sisee Nar a EcKo”), altri pesantissimi per queste note infinite che mi avrebbero indotto a far la stessa fine dell’autore (es: “la persona depressa” e “ottetto”), altri ancora o dimenticabili nel momento in cui finiti di leggere (non li sto a elencare... quelli che rimangono per esclusione) o belli ma comunque ostici (es: “chiesa fatta senza le mani” e “per sempre lassù”). Ma ci sono anche delle meraviglie che se fossero stati da soli mi avrebbero fatto amare questo libro: - tutte le brevi interviste con uomini schifosi - Mondo adulto - Sul letto di morte, stringendoti la mano, il padre del nuovo giovane commediografo off-Broadway di successo, implora una cortesia (questo davvero davvero bellissimo!) Ecco, queste 160 pagine su 315 ne avrebbero fatto da sole un libro da 5 stelle! Personalmente consiglio il libro solo per questi ultimi brani che ho elencato e io per prima lo porterò nel cuore ripensando a quelle pagine... il resto per me dimenticabile!