Tempo di lettura stimato:
3h 40m
Editore: Frassinelli
Anno: 2012
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 110 Pagine
Isbn 13: 9788820053260
Trama
Quando, ormai vent'anni fa, Gianni Brera scomparve improvvisamente, l'Italia perse il suo più famoso giornalista sportivo, e insieme uno scrittore fantasioso, con mille personaggi in testa. Da anni coltivava l'idea di "Brambilla e la squaw", senza mai avere il tempo di metterla su carta: ma il suo protagonista, Carlo Brambilla, lombardissimo medico dell'Italia di Mazzini, scalpitava per non restare in un cassetto. Fu così che Gianni ne fece un "romanzo in venti cartelle", come racconta il figlio Paolo nella informata e affettuosa postfazione. Emigrante come tanti, ma con un destino straordinario, il buon Brambilla baratta il suo amato Ticino con il Missouri, attraversando gli Stati Uniti diretto verso la frontiera inesplorata e i temuti pellerossa. Che - si accorge subito - sono un popolo nobile e meno ostile del previsto: fattosi amico il capo Altero Bisonte e i suoi figli Quaglia silvestre e Orso nero, diventa membro rispettato della tribù, scoprendo i piaceri della vita selvaggia e l'inatteso amore per la squaw più corteggiata della prateria. Una storia paradossale e spassosissima, in cui s'incontrano due luoghi dell'anima del grande autore: l'amata Bassa delle sue origini e il Far West di cui si era innamorato al cinema.
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