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Genere: Terrorismo, Genova-Storia
Editore: Castelvecchi
Anno: 2019
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 208 Pagine
Isbn 13: 9788832827125
Trama
Genova, 22 ottobre 1969: Mario Rossi, giovane operaio genovese, torna al suo quartiere, in Val Bisagno, per organizzare insieme a un piccolo gruppo di altri sottoproletari e di ex partigiani delusi una formazione pronta anche alla clandestinità per contrastare i rischi di un eventuale golpe. Quella data – riportata su un biglietto ferroviario trovato nelle sue tasche – diventa per l’opinione pubblica il simbolo della Banda XXII Ottobre, la prima banda armata in Italia. Alcuni di loro sono iscritti al Pci o lo sono stati, altri sentono solo di non essere rappresentati. Non hanno nome, si rifanno ai Gruppi di azione patriottica e alla strategia della guerriglia sudamericana. Pensano a una nuova Resistenza e a una rivoluzione di stampo cubano. Entrano in contatto con progetti e percorsi non del tutto chiari, incrociano altre vite, come quella di Giangiacomo Feltrinelli. La loro vicenda finirà, tragicamente, il 26 marzo del 1971 insieme alla vita di Alessandro Floris, un giovane fattorino dell’Istituto delle Case Popolari di Genova, ucciso da un proiettile di rimbalzo sparato da Rossi in fuga dopo una maldestra rapina. Per gli “animali di periferia”, come loro stessi si definiscono, si aprono le porte del carcere, mentre l’immagine di Floris morente a terra diventa il simbolo della violenza e del male. In questo libro sono loro stessi a raccontarsi, sullo sfondo di una Genova – come sempre laboratorio politico e sociale – e un’Italia che si stavano incamminando verso la stagione violenta degli anni Settanta. Ancora oggi è necessario riflettere su quel periodo mai indagato abbastanza e sul pericolo di derive autoritarie e conseguenti reazioni illegali. Introduzione di Nando Dalla Chiesa.
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