Una dote di sangue (17)

Recensito il 25/11/2022

AUDIOLIBRO. Di libri e racconti sui vampiri ne sono stati scritti molti da quando è nata l'arte della letteratura, ma questa è una storia macabra, dolorosa e spietata. E' raccontata in prima persona da Constanta sotto forma di lettera scritta per suo "marito" e allo stesso tempo seviziatore che l'ha trasformata in un vampiro quando l'ha trovata in fin di vita dopo che dei bracconieri avevano bruciato la sua casa e sterminato la sua famiglia. Sin da subito ci viene rivelato che il destinatario della lettera, di cui non verrà mai fatto il nome, è stato ucciso dalla protagonista. La narrazione ci porta attraverso i secoli in cui Constanta vive con lui, ci racconta della loro vita, delle loro ignobili abitudini tra fughe da una città all'altra dell'Europa, uccisioni, banchetti, feste, orge ed esperimenti deliranti fin quando nella "famiglia" entrano a far parte Magdalena e Alexi, altri due giovani che decidono di seguirli e di acconsentono ad essere trasformati in mostri perchè illusi dalla promessa di una vita eterna e immortale che si rivelerà una prigione di soprusi e sofferenza. Tutti e tre, spinti da un legame profondo che li tiene uniti e dalla vendetta, alla fine riusciranno a ribellarsi al loro aguzzino. A dispetto della trama cupa e dai temi pesanti la lettura è scorrevole e avvincente, la traduzione di Tiffany è magistrale ma non mi sento di consigliarlo a chi è particolarmente sensibile poichè le scene delle uccisioni e dei festini sono descritti in modo abbastanza accurato. Per me è stato un ascolto da 10 e lode!

Recensito il 28/01/2023

Constanta nasce a nuova vita dopo che un misterioso straniero riccamente vestito la trova e la salva a un soffio dalla morte. È così, la figlia del fabbro di un villaggio della Romania medievale diventa sposa di un re immortale. Insieme attraversano i secoli e i paesi. Però quando lui coinvolge nella sua rete di passioni e inganni anche una macchiavellica donna e un attore squattrinato, Constanta inizia a capire che il suo amato è capace di atti orribili... Una dote di sangue è un libro forte, cupo, che parla di donne (e non solo) e di violenza domestica. Anche se la famiglia in questione è composta da vampiri, ciò non rende la storia meno sconvolgente. C'è Lui, il “capofamiglia”, e ci sono le sue mogli e marito. Lui è una creatura possessiva, che ama a suo modo ma in modo brutale, violento, anche quando non è fisicamente aggressivo, il suo controllo psicologico è totale. Constanta non può fare niente senza chiedergli il permesso, non può passeggiare per la città senza fargli sapere dove si trova, non può contraddirlo, non può essere se stessa. La crescita di Constanta è lenta, evolve attraverso i secoli che passano, attraverso le città che visitano e alle persone che incontra. (e attraverso l'amore che da e riceve dalle altre spose) Una dote di sangue è il retelling delle mogli di Dracula. La scrittura è in prima persona, poetica e oscura. L'ho adorata. Ogni capitolo era una sirena, non riuscivo a staccarmi. La copertina è un capolavoro. Non c'è altro da dire. Pro: Vampiri, retelling, storia profonda e cruda, stile poetico, i personaggi, magnifica copertina. Contro: Poter osare di più non mi sarebbe dispiaciuto.

Recensito il 28/07/2023

Bhuu, dov'è Dracula in tutto questo?

Recensito il 16/02/2024

Personalmente non consiglieri la lettura di questo libro. Si legge in fretta, la prosa è scorrevole, ma a mio parere i suoi pregi finiscono qui. Dovrebbe essere, da quello che dice la trama, un retelling di Dracula. Invece i riferimenti al classico di Stoker sono pari a zero. I vampiri sono o troppo umani, o troppo simili a quelli descritti dalla Anne Rice. I rapporti amorosi li trovo troppo piatti, quasi si siano creati più per noia che per altro. I personaggi sono piatti e anche i loro sentimenti mi sembrano troppo superficiali tanto che si passa dall'amore folle per addirittura tre persone diverse alla gelosia sfrenata all'interno del gruppo. Il finale? Banale, tanto che ad un certo punto mi sono detto 'No non può finire così, ora accade qualcos'altro'. E invece no. Il racconto aggiunto alla fine del romanzo mi ha un po' confuso. Innanzitutto la vicenda è stata narrata tutto il tempo da Constanta. Il fatto che l'ultima parte venga narrata da Alexi confonde. E comunque non ha aggiunto nulla alla storia. Se ne poteva fare a meno.