Nato nel 1958 a Oujda da una famiglia originaria di El Jadida, Fouad Laroui vive ad Amsterdam. Dopo gli studi secondari al Lycée Lyautey di Casablanca, è ammesso alla École Nationale des Ponts et Chaussées, la scuola urbanistica nazionale francese, dove si laurea in ingegneria. Dopo un’esperienza lavorativa in una fabbrica di fosfati a Khouribga, in Marocco, si trasferisce nel Regno Unito, per vivere alcuni anni a Cambridge e a York. Ottiene un dottorato in scienze economiche e si stabilisce ad Amsterdam, dove inizia a insegnare econometria all’università, e, in seguito, scienze ambientali. Parallelamente si dedica alla scrittura. È anche cronista letterario del settimanale «Jeune Afrique», della rivista «Économia» e della radio marocchina Médi 1. La sua raccolta di racconti L’esteta radicale, pubblicata in Italia da Del Vecchio Editore nel 2103, si è aggiudicata il Premio Alziator. Nel 2013 ha vinto il Prix Goncourt De La Nouvelle per L’Étrange affaire du pantalon de Dassoukine, e nel 2014 la Grande Médaille De La Francophonie de l’Académie française e il Grand Prix Jean–Giono per Les Tribulations du dernier Sijilmassi, in uscita per Del Vecchio Editore nel 2016.